Nixon, Watergate e "dirty tricks"
Il viaggio senza senso di Colombo
Grazie, compagno Petrov!
Allen Dulles, la CIA sono io!
Argo 16, Peteano, Mossad ... cosa li lega?
Riflessioni sulla storia del comunismo
Ku Klux Klan
Premessa
Su questo testo il canale Youtube Nova Lectio ha realizzato un bellissimo video che trovate qui: VAI AL VIDEO
Introduzione
Oggi parliamo di razzismo, ma non citando Vannacci e i suoi sproloqui, ma andando alle origini di questo fenomeno, affrontando il tema da un punto di vista storico, anche se non generale, perché parleremo di cosa è stato e di cosa è oggi il Ku Klux Klan, l’associazione statunitense che incarna le idee di molti americani, che vedono minacciata dalla società multietnica quello che siamo abituati a definire suprematismo bianco, vale a dire la convinzione che la razza bianca abbia qualche marcia in più rispetto alle…Cos'è un Giubileo?
Cos'è il Natale?
Sacco e Vanzetti: assassinati dalla democrazia USA
É il 23 agosto 1977, a Boston il governatore dello stato del Massachusetts, Michael Dukakis pronuncia queste parole: “Io dichiaro che ogni stigma ed ogni onta vengano per sempre cancellati dai nomi di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. Il processo e l’esecuzione di Sacco e Vanzetti devono ricordarci sempre che tutti i cittadini dovrebbero stare in guardia contro i propri pregiudizi e l’intolleranza verso le idee non ortodosse, con l’impegno di difendere sempre i diritti delle persone che consideriamo straniere per il rispetto dell’uomo e della verità”.Cinquant’anni prima, il 23 agosto 1927, a Charlestown, la sedia elettrica toglie la vita a Ferdinando Nicola Sacco, 36 anni, e a Bartolomeo Vanzetti, 39 anni, dopo che un tribunale…
Il potere occulto della P2
Sandro Pertini: da partigiano a Presidente
É il 1896: a S. Giovanni, frazione del paesino savonese di Stella nasce Alessandro Giuseppe Antonio Pertini, per tutti, semplicemente Sandro. Nasce in una famiglia che non ha problemi economici. Suo padre è un piccolo possidente terriero. Di 13 fratelli, sopravvivono all’età adulta in cinque. L’unica femmina, Marion, è destinataria di numerose lettere raccolte in “Mia cara Marion”, libro che racconta gli anni più duri della vita di Sandro.Ripercorrere la storia di Sandro Pertini significa rivivere la storia d’Italia del Novecento fino agli albori della caduta della prima repubblica, un periodo lungo, ricco di eventi che hanno stravolto il mondo, a molti dei quali lui ha partecipato da protagonista.
L'anarchismo questo sconosciuto
Questo è il testo della puntata che ho realizzato in radio e che contiene, come parte, quello usato per il video di Nova Lectio.Introduzione
Carissimi amici di NSSI, benvenuti a questa puntata della trasmissione, l’ultima prima della sosta estiva. Credo sia abbastanza chiaro quale sia il tema di oggi. La canzone introduttiva è uno dei canti più famosi dell’anarchismo e ricorda l’espulsione di un gruppo di anarchici dalla Svizzera. Tra questi c’era l’autore del testo che abbiamo appena ascoltato, Pietro Gori. Si era rifugiato in Svizzera perché accusato di complicità nell’omicidio del presidente francese Sadi Carnot nel 1894, ad opera di un altro anarchico,…
Marco Pannella
Parlare di Marco Pannella è complicatissimo, non perché il personaggio sia sfuggente o altro, ma per la semplice ragione che non c’è azione politica del dopoguerra in cui non abbia messo piede. Se poi ci riferiamo ai diritti civili questa considerazione va elevata alla ennesima potenza.Tanto per chiarire: dopo la sua morte, è stato chiesto a molti suoi contemporanei importanti, politici, giornalisti, intellettuali, di definirlo. Non ci sono due definizioni uguali, ciascuno ha privilegiato un suo aspetto, positivo o negativo che fosse, perché Pannella è così: il bene e il male, la luce e l’ombra. Ma resta una figura centrale, anzi centralissima, della politica italiana. Diverso da tutti gli altri, una figura leggendaria per la sua unicità…
La banda della Magliana
Pepe Mujica, il presidente più povero del mondo
É un contadino di 89 anni, vive nella sua piccola fattoria al Cerro, nella periferia di Montevideo. Coltiva fiori, soprattutto crisantemi, che vende al mercato o alle fiorerie della zona. Non si separa mai da Lucìa, sua moglie e da Amelia, la sua cagnetta che ha perso una zampa. É stato per cinque anni presidente dell’Uruguay e, prima, guerrigliero e rinchiuso in carcere per 15 anni, 11 dei quali passati in condizioni disumane. É un uomo saggio, pieno di esperienze, ma anche di sogni, un uomo che, nonostante l’età, non teme di parlare di futuro e di utopia.É Josè Alberto Mujica Cordano, per tutti semplicemente Pepe Mujica. Questa è la sua storia.
La sua salute, in queste ultime settimane è peggiorata, ma quando scrivo questo pezzo è…
Don Lorenzo Milani, prete scomodo, maestro rivoluzionario
Danilo Dolci, il Ghandi siciliano
Danilo Dolci è stato un uomo straordinario. I siciliani, specie quelli della provincia di Palermo, lo conoscono bene. Ci sono vie e scuole intitolate a lui. Per la maggior parte degli altri è un nome che non dice molto, eppure la sua opera ha provocato in quelle terre una vera e propria rivoluzione. Parlarne oggi, a cento anni dalla sua nascita, è quindi quantomeno doveroso. Danilo nasce il 28 giugno 1924 in mezzo alle doline del Carso, in Friuli, da dove si sposta, per il lavoro del padre, in Lombardia. Antifascista, viene arrestato dai repubblichini, ma riesce a fuggire e a rifugiarsi presso dei pastori in un piccolo borgo dell’appennino abruzzese. É il suo approccio con un altro mondo, un altro modo di essere, una società che la povertà sa benissimo…Enrico Berlinguer: rapporti con l'URSS
Che i politici non siano proprio il trionfo della simpatia per il popolo è cosa risaputa. Parlarne è sempre un tantino complicato. In questo caso la storia di un uomo, importante, decisivo per milioni di persone, addirittura, in alcuni casi, per le sorti di una nazione, si intreccia con quella della nostra Repubblica. E lo fa in un periodo straordinariamente ricco di eventi, belli e brutti, ma soprattutto brutti, che hanno segnato i 40 anni dalla fine della seconda guerra mondiale al 1984. L’uomo al quale è dedicato questo video è Enrico Berlinguer, sassarese, del 1922, famiglia di antica nobiltà sarda, decisamente antifascista durante il ventennio, con il padre avvocato, socialista.Muore da “eroe comunista”, subendo un ictus sul palco di…
Julian Assange, la voce libera dell'Occidente
Che fine fa la nostra spazzatura?
“Porto fuori la spazzatura”. Quante volte l’abbiamo detto: “fuori” è davanti a casa, in attesa del camion della raccolta differenziata o l’isola ecologica di condominio. Oggi parliamo di un altro “fuori”, di quei rifiuti che finiscono in un’altra nazione o addirittura in un altro continente. E qui le cose cambiano drasticamente.La società dei consumi, quella in cui viviamo, è fondata sui rifiuti. Senza di essi non esisterebbe.
La rivoluzione industriale del ‘700 ci ha regalato un sistema di produzione “lineare”. Si estraggono materie prime: quelle che servono per realizzare le merci, e quelle che servono per produrre l’energia necessaria alla loro lavorazione. Facendolo, si produce inquinamento e, spesso,…




Oggi il nostro protagonista è un uomo che ha avuto una vita fatta di mille avventure e mille sventure, Richard Nixon, 37° presidente degli Stati Uniti d’America.
Questo è un pezzettino del film “Non ci resta che piangere” con Benigni e Troisi, un capolavoro di comicità. I due eroi vogliono bloccare Cristoforo Colombo che sta per partire per la sua avventura da Palos nel 1492. Arriverà in una terra sconosciuta il 12 ottobre, convinto di alcune cose per lui molto importanti. La prima di aver raggiungo il Catai, così fantastico e ricco come Marco Polo l’aveva descritto. La seconda che sarebbe diventato ricco e potente, appena al di sotto dei suoi sponsor, i re Cattolici di Spagna, in particolare la crudele e assassina Isabella. Ma questo è già un altro discorso.
Oggi parliamo di schifezze, ma di schifezze belle grosse.
Cosa succede quando vivi in un regime talmente convinto di essere nel giusto che ogni piccola deviazione è considerata un tradimento? E cosa succede quando le decisioni importanti per la sopravvivenza di una nazione sono affidate a sistemi automatici, che hanno la fiducia incondizionata dei loro operatori? Cosa succede se quelle macchine perfette un giorno commettono un errore? E se da quell’errore dipende la sopravvivenza di milioni di persone?
Cari amici, oggi voglio raccontarvi la storia di un personaggio poco conosciuto e, di supporto, di suo fratello. Tuttavia, nonostante la maggior parte della gente non sappia neanche lontanamente chi sia, è stato l’artefice di una quantità enorme di eventi che hanno sconvolto non solo il suo paese, ma l’intera comunità mondiale.
Ci occupiamo di un personaggio che è diventato, forse suo malgrado, un eroe popolare, un vero mito, una icona di un certo modo di intendere la politica e la lotta per i diritti e la giustizia. Che questo sia avvenuto al di là dei suoi meriti è un dibattito aperto e, come sempre quando c’è di mezzo lo schierarsi politicamente, ci sono quelli che lo incensano come un santo e i detrattori che ne fanno un diavolo maledetto.
Ci sono fatti che solo apparentemente sembrano non avere niente a che fare tra loro. Per l’appunto, solo apparentemente. É il caso di quelli narrati in questo articolo. Partiremo da Marghera, poi ci trasferiremo in Friuli andando indietro di un anno e poi a Roma dove incontreremo i nostri politici indaffarati a capirci qualcosa nell’ambiguità dei rapporti con Israele e i movimenti più o meno radicali palestinesi.
Oggi mi piacerebbe fare alcune riflessioni su una corrente di filosofia e di pensiero, oltre che di azione, che ha coinvolto dalla metà dell’ottocento in poi larga parte della popolazione mondiale, il comunismo. Quello che mi piacerebbe offrire è la storia del movimento comunista, così come si è sviluppato dalle idee di Marx ed Engels a metà del 19° secolo e seguirne le evoluzioni. Oggi i paesi a governo comunista si contano sulle dita di una mano (letteralmente!), anche se, almeno in un caso si tratta di una nazione dalla potenza impressionante come la Cina.
Oggi ci dedichiamo ad uno dei motivi che fanno dell’anno appena iniziato una data importante. A Natale scorso, in effetti, si è aperto il Giubileo o l’Anno Santo se preferite usare un altro modo di indicare questa ricorrenza così importante per la Chiesa cattolica. Vedremo poi che i due termini non sono affatto la stessa cosa, anche se è prassi comune farli coincidere. Ora, chi mi segue sa perfettamente che il mio spirito liturgico è davvero poca cosa, mentre sono molto più interessato a scoprire le radici storiche degli avvenimenti. L’ho fatto nella scorsa puntata natalizia sul significato del Natale, le sue origini, i suoi riti, i legami con le culture pagane, il modo di presentarlo dei vangeli, in particolare quello di Matteo. Ho cercato di far capire come…
Oggi voglio parlarvi di qualcosa che tutti credono di conoscere, anche se poi questa conoscenza è frutto spesso di tradizioni, di manipolazione dei testi, di falsità, insomma è poco storica, se capite quello che voglio dire. Il tema è il Natale, la festa del 25 dicembre, dedicata ad un episodio dubbio, avvenuto in Palestina molti secoli fa e di cui la Chiesa si è impossessata, rendendola probabilmente la festività più importante dell’anno liturgico.
La fonte che oggi utilizzo è un libro molto bello, che consiglio vivamente. É scritto da Sandra Bonsanti, già deputata del partito repubblicano negli anni della caduta della prima repubblica. Il titolo è “Il gioco grande del potere”, edito da Chiarelettere nel 2013. Di questo libro cercherò di riassumere alcuni capitoli, i quali, secondo me, rappresentano bene il tema di questa puntata.
Lorenzo apre gli occhi al mondo il 27 maggio 1923. Capita in una famiglia borghese, che non ha problemi finanziari, possedendo addirittura un feudo a Montespertoli, ma soprattutto in una famiglia di elevata cultura. Il bisnonno è un filologo importante, il nonno è direttore del museo archeologico fiorentino, il padre è chimico, la madre, triestina ed ebrea, ha imparato l’inglese nientemeno che da James Joyce. Lorenzo è il secondo di tre fratelli e in quell’ambiente cresce, acquisendo una cultura vasta e importante. Già da giovanotto parla sei lingue, compresi latino ed ebraico. Eppure, non è uno studente modello e deve soffrire anche qualche bocciatura. Ad ogni modo, si diploma al liceo classico.
Oggi dedico questo spazio ad un uomo incarcerato in un carcere di massima sicurezza dal governo britannico, il carcere Belmarsh, non a caso chiamato la Guantanamo d’Inghilterra e il riferimento è a come era il carcere americano, non come è adesso che è stato rimodernato. Ci sono 900 detenuti, tra i più pericolosi, 100 condannati all’ergastolo. Chi vi hanno rinchiuso? Un leader talebano? Un terrorista di Hamas? Un mormone impazzito? Niente di tutto questo. Si tratta di un giornalista, un giornalista famoso, che ha rappresentato con la sua opera e rappresenta tuttora una delle poche voci libere dell’Occidente.
Quando in Argentina si parla del “golpe”, nessuno ha dubbi che ci si riferisca, tra i tanti avvenuti, a quello che tra il 1976 e il 1983 ha visto al potere una giunta militare.
Eccoci arrivati all’ultima puntata sulla deforestazione in questa miniserie. Nella prima abbiamo cercato di capire quanto gli incendi, quasi sempre prodotti dall’uomo, incidano sulla deforestazione. Nella seconda invece ci siamo occupati di studiare il fenomeno del cosiddetto illegal logging, vale a dire il commercio illegale di legname, soprattutto quello di pregio, il teak e il palissandro, in varie regioni del mondo. Abbiamo visto che questa pratica truffaldina, sempre coperta da controllori e quasi sempre dalle amministrazioni pubbliche, è diffusa in ogni parte del globo, dalle regioni africane a quelle asiatiche, e anche in Europa, segnatamente nei Carpazi, in Romania.