Questo è un giro che gustate molto di più se ... non siete
astemi. Si parte da Valdobbiadene, zona dei più
famosi bianchi del Nord Est, il Cartizze e il Prosecco, vini straordinari
soprattutto se serviti freddi accanto al pesce. Da queste parti (anche dalle
nostre se è per questo) un'"ombra" (bicchiere) di prosecco
è aperitivo ideale nelle serate d'estate (ma anche nelle altre stagioni
e nelle altre ore del giorno). La particolarità di questa zona collinosa
e davvero bellissima è che tutto quello che è verde (d'estate)
è vigna: arrivano fin sulla strada, sono dappertutto a perdita d'occhio;
ordinate in filari che disegnano trame geometriche che apprezziamo soprattutto
guardandole dall'alto dei monti, lasciano capire benissimo il lavoro, la dedizione
e la passione che la gente di qui ci mette e viene da pensare: "per forza
è così buono!". Non si può lasciare il paese senza
un assaggio in una delle numerose osterie (dopo il giro, s'intende!).
A Valdobbiadene il lunedì mattina c'è mercato (indovinate quando
è stato fatto questo giro?). Non potendo accedere al centro, lasciamo
l'auto in un mega parcheggio sterrato a poche decine di metri dall'inizio
dei banchi (300 m dal centro) e ci avviamo a piedi tra pentole, vestiti e
scarpe. Arriviamo nella piazza principale, guardiamo il campanile di fronte
a noi e individuiamo, alla sua sinistra, un vialetto alberato che sale verso
il monte Cesen e Pianezze.
La strada pretende subito un certo impegno, attraversa il paese (seguire scrupolosamente
le indicazioni), entra nel bosco e per un km ci fa soffrire con una pendenza
attorno al 9 - 10%. Incontriamo il santuario di S. Floriano, da dove si gode
un bel panorama; ad un albero è inchiodata una targhetta e dei fiori
di plastica che ricordano una piccola vittima della strage del Vajont. Lasciandoci
alle spalle la chiesa si ricomincia a salire senza tutta la fretta di prima;
da qui in avanti non avremo grandi problemi soprattutto perché la pendenza
si mantiene abbastanza regolare (attorno al 7 - 8%) senza quegli strappi improvvisi
che ti spezzano il ritmo e ti "fanno morire". Il primo tratto è
immerso nel bosco, fresco e rilassante. Mano a mano che si guadagna quota
diventa sempre più evidente che la vista in cima sarà straordinaria:
sotto di noi la valle del Piave si delinea sempre più chiaramente,
così come la sagoma inconfondibile del Montello e, più a Ovest,
il massiccio del monte Grappa.
Quando passiamo davanti alla statua di S. Giuseppe (km 7) usciamo allo scoperto
per un certo tratto, ma poi ritroviamo il bosco e il fresco che ci accompagnano
fino alla prima meta: Pianezze (11 km). Siamo
oltre i 1000 m di quota e si capisce che questo è un luogo di relax
per i vasti prati e i boschi circostanti. Qualche coppia sta preparando il
pic-nic, altri si incamminano lungo sentieri. Non c'è un rumore (ricordate,
è lunedì!) si sta benissimo. Un grande piazzale accoglie alcune
strutture di ristoro e, laggiù in fondo, una curiosa fontana a forma
di Pinocchio ci consente di riempire la borraccia di acqua freschissima.
Si riparte proseguendo lungo la stessa strada da cui siamo arrivati in direzione
del monte Cesen. Un tratto bellissimo, con pendenze assai modeste e perfino
un pezzo di falsopiano ci portano verso l'erta finale. Sono 4 km, tutti completamente
scoperti, che si possono osservare anche dal basso, lunghissimi rettilinei
che solcano il dorso del monte completamente "calvo". Le pendenze
sono piuttosto impegnative e si aggirano attorno al 10%, ma è l'ultimo
sforzo. Come sempre più spesso accade, purtroppo, una selva di orribili
antenne ci accoglie al monte Barbaria (1425 msm);
un agriturismo, un'aria pungente, una vista da sogno su mezza provincia di
Treviso. Il più è fatto: saliamo ancora senza problemi per i
restanti 1500 m, fino a raggiungere il punto in cui la strada asfaltata termina.
Siamo a 1510 msm. La vetta del Cesen è là a pochi passi, con
la sua bandiera al vento.
Abbiamo capito che su questo monte si ragiona per "malghe", dove
si vendono i prodotti della montagna (soprattutto latte, burro e formaggi)
e che le varie località assumono i nomi di queste strutture. Qui siamo
alla malga Mariech, ma molte altre ne abbiamo
incontrate salendo da Valdobbiadene e altre ne incontreremo.
Dopo le operazioni di rito (mangiare, cambiarsi, ecc.) cominciamo la discesa:
torniamo a Pianezze e si può immaginare a quali velocità con
quei lunghi rettilinei! Attraversiamo tutto il piazzale e subito prima della
fontana-Pinocchio giriamo a sinistra in salita in direzione della malga (o
località) Budui.
Saliamo senza fretta per 3,5 km. Ci stiamo muovendo su una strada parallela
(più o meno) a quella percorsa per salire al Cesen, ma posta più
in basso. Raggiungiamo il culmine della salita e ci dobbiamo fermare per ammirare,
ancora una volta il paesaggio davvero indimenticabile. Parecchi superleggeri
colorati volteggiano nel cielo azzurro. Ce ne stiamo un po' col naso all'insù
ad ammirarne le evoluzioni, poi raggiungiamo in discesa le cosiddette Casere
Budui (si tratta di malga, agriturismo e bar, in perfetto stile turistico-montano).
C'è un po' di gente che cammina lungo i sentieri, qualche ciclista
e nulla più.
Siamo a 1218 msm: abbiamo 800 m di dislivello da compiere in discesa. E le
sorprese non sono finite, perché la strada che porta a valle attraversa
un bosco fantastico (il bosco di Madean), con
scorci davvero poetici, passaggi in tunnel formati dai rami degli alberi,
raggi del sole che filtrano formando quelle colonne di luce così suggestive.
Non può essere tutto così idilliaco: infatti l'asfalto fa davvero
schifo e occorre prestare attenzione massima alle buche disseminate ovunque
e all'irregolarità del manto. Ma, tant'é, dopo 10 km arriviamo
in fondo sbucando sulla provinciale Follina - Valdobbiadene. Non c'è
un cartello, ma giriamo a destra e seguiamo un percorso di 9 km attraverso
le colline, i vigneti, le cantine e i paesini (Guietta, S. Stefano, S. Pietro)
con un continuo saliscendi fino ad entrare a Valdobbiadene all'altezza della
bella piazza principale. Ora un prosecco, davvero ci tocca!
Il mercato è finito: non c'è una carta per terra a cercarla
...