C'era una volta ...

Questo giro ha un valore particolare (per me che scrivo) poiché è stato il primo della serie. E' qui, in mezzo ai prati della sinistra Piave, che mi è venuta l'idea del sito ... peggio per voi!

Parcheggiamo in piazza a Lentiai, il primo paese che si incontra sulla strada “sinistra Piave” salendo da Feltre verso Belluno; un bar e un panificio-pasticceria (quante tentazioni!) guarderanno la nostra macchina. Prepariamo l'attrezzatura, controlliamo che ci sia tutto, azzeriamo il contachilometri, stringiamo bene il casco (lo portate, vero?) e usciamo dalla piazza girando a destra (Nord-Est) in direzione del capoluogo di provincia.
Scegliamo sempre la strada che attraversa i centri abitati (meno traffico) di Mel, Trichiana, Limana fino alla tabella “Belluno”. La strada è mediamente in leggera salita anche se presenta un percorso misto a saliscendi.
Dopo 18 km arriviamo all'indicazione per Visome (dx); con una rotonda tipo uscita di autostrada entriamo in paese. Seguiamo la strada fino ad un bivio (sx) con indicazioni per Tassoi, Cet, Tassei.
Qui comincia la salita per Valmorel. I primi 5 km alternano ascese, falsopiani e discese brevi, in un paesaggio delizioso, fresco e solitario. La valle è percorsa dal torrente Cicogna; è davvero una goduria, ma quando ci sorprendiamo a pensare “che pacchia”, arrivati al cartello “Limana”, si comincia a fare sul serio. I 2,5 km di salita che restano hanno tratti al 12% e sono piuttosto impegnativi. Il paesaggio è stupendo; la stradina asfaltata si fa stretta e sfiora le vecchie case in una serie di tornanti. Lungo il tragitto notiamo alcune fontane. Alla fine sbuchiamo sulla Limana – S. Boldo in località Valmorel: siamo a quasi 800 msm; dietro di noi il Nevegal sovrasta Belluno.
Di fronte un largo piazzale e un bar, a sinistra la salita che porta a S. Boldo, a destra la discesa che porta alla valle del Piave.
Un asinello al pascolo ci guarda senza molto interesse e poi, giustamente, ci ignora. Un vecchietto è seduto davanti al bar, stranamente chiuso per la sosta pranzo (ci chiediamo quando mai dovrebbe essere aperto se non quando ce n’è bisogno, mah!). Aspetta che apra, ci dice, ma non si sa quando accadrà!
Mangiamo qualcosa e ripartiamo.
Si riprende a salire per un tratto abbastanza breve e piuttosto semplice. Ad un bivio “dubbio” teniamo la destra e cominciamo a scendere verso il rifugio Pranolz. Sulla destra una veduta stupenda delle dolomiti bellunesi ci costringe a fermarci. La strada alterna tratti in salita a tratti in discesa finché la vista può spaziare su un'ampia valle, in fondo alla quale c'è S. Antonio Tortal. L'ultimo tratto è una bella discesa con tornanti. Al paese la strada finisce con un incrocio a "T": a destra si scende verso Trichiana, a sx si sale verso il passo S. Boldo. Ci apprestiamo all’ultimo sforzo, giriamo la prima curva e … la strada scende piuttosto ripidamente per quasi un km (... tutti pensano al ritorno!) poi su per circa 4 km verso il passo, con una pendenza costante attorno al 5 - 6%. Qui ci sono numerosi bar. Siamo poco oltre i 700 msm; la strada proseguirebbe verso Novena e la zona di Valdobbiadene, ma non c’è un ritorno “leggero”.
( Anche la salita da Tovena è molto bella: 7 km un po' più impegnativi con un tratto finale al 10%)
Non resta che rientrare da dove siamo arrivati. Seguiamo le indicazioni per Trichiana, risaliamo a S. Antonio, poi una lunga, divertente discesa su un’ottima strada ci conduce al fondo valle, al Piave. Qui mancano 12 km sullo stesso tragitto dell'andata per raggiungere Lentiai, la macchina, il bar.

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